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Il Parlamento dice sì all'unanimità per risolvere il "caso targhe"

Approvato l'ordine del giorno di Mulè (Forza Italia) senza nessun voto contrario: trasversale l'impegno a sanare la distorsione

20 feb 2020
Immagine di repertorioNel video la soddisfazione del Segretario agli Esteri Luca Beccari
Nel video la soddisfazione del Segretario agli Esteri Luca Beccari

Il Parlamento si esprime all'unanimità per impegnarsi a risolvere il cosiddetto “caso targhe”. Grazie all'input del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, che dopo il mancato emendamento al decreto Milleproroghe ha voluto presentare un ordine del giorno direttamente in Aula, questa mattina l'intero arco parlamentare si è espresso a favore, dicendo di voler sanare quella che a tutti gli effetti viene considerata una distorsione, causata dal primo decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini, quand'era ministro dell'Interno.

Il testo approvato senza nessun voto contrario, e 494 voti a favore, impegna il governo “ad adottare tempestivamente gli opportuni interventi normativi al fine di risolvere le criticità riscontrate da una cospicua platea di utenti della strada, ed in particolar modo, dai lavoratori frontalieri a seguito di quanto previsto dall'articolo 93 del codice della strada, così come novellato dal decreto-legge n. 113 del 2018”.

“Finalmente la maggioranza ha avuto un sussulto di adesione alla realtà”, è stato il commento del deputato Mulè, mentre il deputato del M5S De Lorenzis ha ricordato come l'impegno a modificare la normativa fosse iniziato già da tempo, col precedente governo, confermando l'impegno trasversale di tutte le forze politiche a risolvere il problema.

Francesca Biliotti


Nel video la soddisfazione del Segretario agli Esteri Luca Beccari.


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