Sono 555.000, pari al 12,4% della popolazione complessiva, gli stranieri che soggiornano in Emilia-Romagna. A fotografare la situazione dei migranti in regione è il 22° Rapporto Caritas Migrantes secondo cui, un anno fa la stima degli stranieri soggiornanti era di 544.000 persone pari al 12,3% della popolazione e quella degli stranieri residenti 500.585, pari all'11,3% della popolazione. Una crescita contenuta rispetto al passato e segno di una maggiore e progressiva stabilizzazione stigmatizzata anche da una presenza femminile preponderante e la crescita del 7,2% sul 2010 delle imprese con un titolare straniero. Particolarmente nutrita la presenza di giovani stranieri nelle scuole regionali. L'Emilia-Romagna, infatti, si conferma la regione con la più alta percentuale di alunni stranieri: il 14,6% (86.944 il numero complessivo) contro una media nazionale dell'8,4%. I dati contenuti nel rapporto, osserva l'assessore regionale alle politiche sociali Teresa Marzocchi "dimostrano che l'immigrazione è divenuta una caratteristica della nostra società. Sono dati - aggiunge - che ci dicono che stiamo diventando una società sempre più multietnica. E' così, sottolinea, è un fatto oggettivo ed è soprattutto una risorsa: la coesione sociale - sottolinea - non è un film thriller, anzi vorrei fosse un film a lieto fine". Scorrendo ancora i numeri del rapporto caritas Migrantes, I comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti stranieri passano dai 22 del 2004 ai 176 del 2011: in testa Galeata, (Forlì-Cesena) con il 22,5% della popolazione seguita da Luzzara, nel Reggiano (21,6%) e dalla piacentina Castel San Giovanni con il 21,3%. Tra i Comuni capoluogo Piacenza e Reggio Emilia sono quelli con la più alta incidenza di popolazione straniera (17,7%); Bologna, prima in valori assoluti (52.473), é al 60° posto con il 13,7%. Tra le province, prima Piacenza con il 14,1% seguita da Reggio-Emilia (13,5%). In coda Rimini (10,5%) e Ferrara (8,1%) I principali paesi di provenienza degli stranieri residenti sono il Marocco (13,8%), la Romania (13,7%,) e l'Albania al 11,8%. Sul versante del lavoro, nel 2011 sono stati 356.825 i lavoratori dipendenti stranieri occupati in Emilia-Romagna, pari al 19,2% dei lavoratori complessivi. Quanto al gettito contributivo degli stranieri (che percepiscono in medio uno stipendio netto di 1.000 euro: il 23% in meno rispetto agli italiani) questo è di circa 857 milioni di euro nel 2010 mentre il gettito fiscale è di circa 474 milioni di euro, per un totale di 1 miliardo e 332 milioni di euro di entrate.
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