La Procura di Forlì che indaga sul giro di denaro nero tra la Romagna e San Marino, incassa la smentita dell’ultimo sammarinese coinvolto nell’inchiesta, l’avvocato Matteo Mularoni e la dura replica dei legali di Asset Banca sul conto da 1 milione di euro sequestrato alla forlivese Banca di Credito e Risparmio di Romagna e intestato alla Smam, finanziaria di Asset. Un conto che raccoglie 700 assegni intestati a circa 500 persone. Tutti gli assegni arrivano da tre regioni: Campania, Calabria e Puglia. Per gli inquirenti potrebbe essere il classico conto lavatrice di denari frutto di estorsioni o usura. In realtà, spiegano i difensori di Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini, quel conto corrente rappresenta l’espressione assolutamente corretta e conforme alla legge di un rapporto fiduciario. Si tratta cioè di movimentazioni eseguite nel più assoluto rispetto delle norme che regolano il mandato fiduciario, sia in Italia che a San Marino. Intanto si parla di un secondo fronte investigativo che coinvolgerebbe un’altra banca di Forlì.
Riproduzione riservata ©