Il Segretario di Stato Morganti illustra l'iniziativa ai dirigenti dei vari istituti culturali sammarinesi. Mostrare ed esprimere cultura: il Paese deve ripartire mettendo in campo uno dei suoi patrimoni più importanti. Lo sottolinea il Segretario di Stato, Giuseppe Maria Morganti. L'idea è quella di generare, insieme all'intellighenzia del settore pubblico e privato, una vera e propria industria della creatività sul territorio. In altre parole, tornare a produrre cultura per produrre occupazione e rispondere così all'emergenza. Ciò – in base al progetto – implica il coordinamento dell'attuale offerta culturale pubblica e privata attraverso il Cartellone unico e la sinergia tra enti ed istituti statali o a partecipazione pubblica come la tv di Stato che di promozione e diffusione culturale si occupano. Ci vogliono competenze, ma occorre agire anche sulla contemporaneità e sul contesto sociale, è dalla scuola che deve arrivare la spinta propulsiva. Ma chiaramente non si può prescindere dai necessari finanziamenti. Se ne discuterà l'8 aprile prossimo nell'ambito di un convegno organizzato congiuntamente da San Marino e Regione Emilia Romagna che si terrà in parte a Pennabilli per la presentazione dell'indagine ERVET sull'economia della creatività, e in parte al teatro Titano di Città per approfondire la possibile creazione di un Distretto Culturale Sammarinese. Relatore, l'economista Pier Luigi Sacco, docente alla IULM di Milano.
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