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Insegnamento alternativo all'ora di religione: ecco cosa cambia

9 gen 2019
Congresso di StatoInsegnamento alternativo all'ora di religione: ecco cosa cambia
Insegnamento alternativo all'ora di religione: ecco cosa cambia - Non più esonero per gli alunni che non intendono frequentare l’insegnamento di Religione cattolica m...
Dal prossimo anno scolastico, a partire dalla Scuola Elementare e fino alla Scuola Secondaria Superiore, verrà proposto per un’ora alla settimana e contemporaneamente all'ora di religione l’insegnamento di “Etica, cultura e società”. La scelta avrà effetto per l’intero anno scolastico e si considererà tacitamente confermata per gli anni successivi, fatto salvo il diritto di poter cambiare idea. La proposta sammarinese più che all'Italia si avvicina ai sistemi scolastici tedesco e spagnolo. Non è infatti possibile scegliere un’attività di studio o di ricerca a livello personale, anche senza l’assistenza di docenti, oppure uscire prima o entrare dopo. Lo studente dovrà svolgere un’attività formativa in quella determinata ora scegliendo fra le due tipologie di insegnamento che otterranno entrambe una valutazione, venendo a decadere, in questo modo, le differenze attualmente esistenti in materia di calcolo della media dei voti. Entro l’anno scolastico in corso verranno predisposte dal Consiglio del Dipartimento Istruzione le indicazioni curricolari. I percorsi didattici saranno finalizzati all'approfondimento, attraverso il confronto e il dialogo interculturale, dei valori fondamentali dell’esperienza umana e della convivenza civile; alla costruzione del senso di legalità e allo sviluppo di un’etica della responsabilità; alla maturazione della consapevolezza che le persone umane hanno diritti riconosciuti e doveri. Dopo il monitoraggio e le necessarie correzioni, il testo delle indicazioni curricolari verrà adottato definitivamente. L’insegnamento di “Etica, cultura e società” verrà svolto nella Scuola Elementare dal docente titolare della classe. Nel secondo ciclo, analogamente a quanto succede in Italia, verrà impartito da docenti in servizio con ore a disposizione nell’ambito del loro orario scolastico. La regolamentazione prospettata – afferma Podeschi - può favorire il superamento di conflitti ideologici e di contrapposizioni, a volte sterili, in materia di insegnamento della religione cattolica, promuovendo spazi di collaborazione fra differenti visioni culturali per la costruzione di una scuola pluralista e in prima linea nel sostenere i giovani nella loro crescita cognitiva, relazionale ed affettiva.

MF

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