Al grido di "Morte all'America", si sono svolti in centinaia di città iraniane cortei e manifestazioni per ricordare il 33esimo anniversario della presa di ostaggi nell'ambasciata statunitense a Teheran nel 1979, subito dopo la rivoluzione che ha fondato la repubblica islamica. Tanta gente è scesa in strada dalle prime ore della mattinata per partecipare a raduni noti come "13 Aban", dalla data del calendario persiano in cui avvenne l'assalto all'Ambasciata del 4 novembre, o "Giornata dello studente", dato che a compiere l'attacco furono giovani dell'università intenzionati a bonificare quello che definivano "un nido di spie" al lavoro contro la rivoluzione islamica.
Oltre al raduno di Teheran, manifestazioni in circa 700 località del paese con letture del Corano, esecuzioni dell'inno nazionale e uso di slogan contro le "potenze arroganti" e soprattutto "l'arroganza" degli Stati Uniti.
Oltre al raduno di Teheran, manifestazioni in circa 700 località del paese con letture del Corano, esecuzioni dell'inno nazionale e uso di slogan contro le "potenze arroganti" e soprattutto "l'arroganza" degli Stati Uniti.
Riproduzione riservata ©