Un paio di giorni fa è stato arrestato e portato nel carcere Casetti di Rimini l’amministratore della Kiro Group, che è già anche stato interrogato alla presenza del suo avvocato. Sulla società di Serravalle sta compiendo un’indagine conoscitiva anche l’Ufficio industria di San Marino, al quale finora risulta un coinvolgimento nell’inchiesta che ha portato al sequestro di 11 milioni di euro di capi contraffatti, ma per ora, conferma anche il Segretario all’Industria Claudio Felici, non c’è ancora alcuna richiesta ufficiale da parte dell’amministrazione italiana. La storia parte parecchio tempo fa ed era iniziata da Reggio Calabria, quando erano state eseguite alcune perquisizioni. Tramite intercettazioni telefoniche si era arrivati a Santa Maria Capua Vetere, e nella lista dei 98 indagati emersi risultavano rapporti anche con la ditta sammarinese, che ha sempre importato prodotti dalla Cina, in particolare lenzuola e tovaglie. Dal momento in cui è emerso il nome di San Marino è stata interessata alla vicenda anche la magistratura del Titano. E un paio di giorni fa tutto è tornato alla ribalta con l’ordinanza di custodia cautelare spiccato nei confronti di uno dei vertici gestionali della società.
Riproduzione riservata ©