La scelta di adottare un nuovo sistema, basato sull’utilizzo di un nomenclatore, per la fornitura di presidi medico sanitari alle persone non autosufficienti, trova lo scoglio di Libera, che parla di “subdola manovra di contenimento delle spese compiuta all'oscuro dei diretti interessati” e di Attiva-Mente, che parla di scelta arbitraria e contesta sia il merito che il metodo.
Di fatto, cambiano i moduli di esenzione, vengono inseriti nuovi prodotti erogabili e, contemporaneamente, razionalizzati alcuni presidi già erogati. Attiva-Mente cesserà la sua partecipazione al Gruppo di Lavoro e Coordinamento Servizi Disabilità, fino a quando la vicenda non verrà discussa alla prima riunione utile. Ed invita i cittadini a sostenere la causa online. Anche se la porta del confronto rimane aperta.
La replica della Segreteria alla Sanità: "In merito al nuovo nomenclatore, si sottolinea come le soluzioni adottate siano nell’ottica dell’appropriatezza delle prescrizioni. Negli anni, in alcuni casi, c’è stata una deriva che ha portato a distribuire quantità decisamente superiori alle dosi giornaliere raccomandate. Sono stati introdotti nuovi prodotti per cui è sufficiente una quantità inferiore per ottenere la stessa efficacia. Le scelte sono state condivise con la Direzione Sanitaria e sono in linea con tutte le raccomandazioni tecniche e le linee guida".
Nel video l'intervista a Gloria Valentini, Attivamente