San Marino, secondo Freedom House, è un paese libero per quel che riguarda la stampa, il diritto di cronaca. Nella classifica globale è al 21° posto, insieme alle Marshall Islands e alle isole Saint Vincent & Grenadines. L’Italia viene invece considerato un paese solo “parzialmente libero” e nella classifica è al 73° posto.
I giornalisti che operano a San Marino hanno fatto il punto sulla situazione del settore in Repubblica evidenziando i problemi e suggerendo proposte per affrontarli. Ancora una volta è stata sottolineata la necessità di una riforma della normativa sulla stampa – anche se c’è chi invece ritiene che ulteriori leggi limiterebbero solo l’esercizio del diritto di cronaca – la mancanza di un contratto di lavoro specifico, il riconoscimento giuridico della professione giornalistica. Ma anche il difficile accesso alle fonti istituzionali e la questione dei finanziamenti pubblici ritenuti insufficienti per garantire la sopravvivenza delle testate.
E’ stata proposta anche l’istituzione di un osservatorio per “misurare” l’impatto dei media sulla popolazione e per certificarne la diffusione reale. Il settore dell’informazione, in Repubblica, è relativamente giovane ma negli ultimi anni ha registrato una significativa espansione.
E’ aumentato il numero dei quotidiani ed anche dei siti internet di informazione sammarinese e questo viene salutato da tutti con soddisfazione perché quando si parla di libertà di stampa, è opinione condivisa che il fattore chiave sia il pluralismo delle voci.
Il Segretario di Stato all’Informazione, Augusto Casali, ha annunciato l’intenzione di intervenire con provvedimenti legislativi sul fronte della stampa proponendo inoltre l’istituzione di un tavolo di confronto per un filo diretto con gli operatori dei media sammarinesi.
Luca Salvatori
I giornalisti che operano a San Marino hanno fatto il punto sulla situazione del settore in Repubblica evidenziando i problemi e suggerendo proposte per affrontarli. Ancora una volta è stata sottolineata la necessità di una riforma della normativa sulla stampa – anche se c’è chi invece ritiene che ulteriori leggi limiterebbero solo l’esercizio del diritto di cronaca – la mancanza di un contratto di lavoro specifico, il riconoscimento giuridico della professione giornalistica. Ma anche il difficile accesso alle fonti istituzionali e la questione dei finanziamenti pubblici ritenuti insufficienti per garantire la sopravvivenza delle testate.
E’ stata proposta anche l’istituzione di un osservatorio per “misurare” l’impatto dei media sulla popolazione e per certificarne la diffusione reale. Il settore dell’informazione, in Repubblica, è relativamente giovane ma negli ultimi anni ha registrato una significativa espansione.
E’ aumentato il numero dei quotidiani ed anche dei siti internet di informazione sammarinese e questo viene salutato da tutti con soddisfazione perché quando si parla di libertà di stampa, è opinione condivisa che il fattore chiave sia il pluralismo delle voci.
Il Segretario di Stato all’Informazione, Augusto Casali, ha annunciato l’intenzione di intervenire con provvedimenti legislativi sul fronte della stampa proponendo inoltre l’istituzione di un tavolo di confronto per un filo diretto con gli operatori dei media sammarinesi.
Luca Salvatori
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