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La madre di Ingrid Betancourt ospite di San Patrignano

10 feb 2008
Yolanda Pulecio de Betancourt
Yolanda Pulecio de Betancourt
La comunità di San Patrignano ha accolto Yolanda Pulecio de Betancourt nel giorno in cui le agenzie internazionali rilanciano notizie che aprono nuovi spiragli per la soluzione del sequestro di sua figlia Ingrid, ostaggio da sei anni della guerriglia colombiana.
“E’ la migliore notizia che potevo avere – dice facendo riferimento alle dichiarazioni della senatrice Piedad secondo la quale Ingrid in un breve tempo sarà liberata- ho la speranza che sia certa, perché ho molta fiducia in lei e nel Presidente del Venezuela che hanno fatto tutto il possibile per avvicinarsi alla guerriglia e sono le persone che sono riuscite ad ottenere già la liberazione di Clara e di Consuelo e ora c’è la possibilità che vengano liberati altri tre ostaggi. E’ necessario fare tutto il possibile e per questo sono venuta anche in Italia a chiedere al popolo italiano e ai dirigenti politici italiani che mi aiutino ad esercitare pressione in Colombia nei confronti del Presidente Uribe ed anche nei confronti dei guerriglieri”.
Al comandante della guerriglia delle Farc vorrei dire che approfitti di questo momento storico in cui la comunità internazionale sta osservando tutto quello che stanno facendo. Se vogliono uscire dalla lista dei terroristi, devono fare dimostrazioni molto serie, liberando i sequestrati e impegnandosi a non sequestrarne altri, scegliendo la via della non violenza ed avendo fiducia che anche il Presidente della Colombia scelga di non utilizzare l’esercito così che si creino le condizioni perchè ci sia un dialogo e si possa arrivare ad un accordo perché in Colombia non continui la guerra. E’ molto angosciante come colombiana vedere che si stanno uccidendo colombiani contro colombiani, che sono giovani e vengono dalla classi più povere, che siano soldati dell’esercito o guerriglieri. Tutto questo è assurdo. Serve un dialogo perchè si raggiunga la pace”.
A chi gli chiede dove trova tanta forza risponde: “E’ l’amore per Ingrid a darmi la forza e anche la fede in Dio. Questo mi ha sorretto per continuare a lottare e continuerò a lottare fino a quando sarà libera”.

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