Questo primo assaggio di autunno ha inondato l’Italia, ma ha risparmiato la Repubblica. La Polizia Civile non ha ricevuto segnalazioni di danni, mentre i tecnici dell’Ufficio Gestione Risorse Agrarie stanno facendo dei sopralluoghi nei vigneti per verificare la situazione, dal momento che la vendemmia è appena iniziata. Anche in Riviera, dove ieri ci sono stati diversi allagamenti, con rigurgiti fognari a Rimini e a Riccione, tutto è tornato alla normalità e lo scenario è più quello di fine estate: gran parte dei negozi chiusi, pochissime persone a passeggio anche nelle vie più centrali della "perla verde". La pioggia battente delle ultime 48 ore ha avuto un picco nel cesenate, dove sono caduti fino a 125 millimetri. Nel resto della Romagna e nelle Marche si lavora a pieno ritmo per contenere i danni provocati dal maltempo, a cominciare dall'interruzione della Strada Statale 16, che è stata riaperta oggi, così come è tornata regolare la circolazione dei treni sulla linea Adriatica. La giunta regionale delle Marche ha chiesto al governo di dichiarare lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Intanto, il Po è tornato a fare paura: la portata è salita a 4.500 metri cubi secondo, ma non si segnalano per ora problemi.
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