Otto ordinanze di custodia cautelare per detenzione ai fini di spaccio di cocaina , destinatari 5 albanesi, di cui uno latitante, due italiani e un senegalese, anche lui da ricercare. E’ il bilancio di una operazione condotta all’ alba da circa 200 carabinieri appartenenti al Comando provinciale di Rimini con il supporto dei nuclei cinofili di Bologna, Pesaro e Padova e del personale del 5 Battaglione carabinieri di Bologna. I dettagli sono stati illustrati dal Colonnello Aldo Jacobelli, e dal Maggiore Giuseppe De Magistris. L’attività investigativa e’ partita da Rimini nel dicembre 2003 ed e’ proseguita sino alla primavera 2004 , a seguito dell’ arresto di due senegalesi per detenzione di cocaina. Si e’ sviluppata anche nel Cesenate, a Gualdo Tadino e in provincia di Cosenza. Oltre alle 8 ordinanze eseguite 13 perquisizioni a Rimini, alla ricerca dei latitanti, controllati diversi palazzi interamente abitati da cittadini di origine senegalese e il campo nomadi. Documentati poi passaggi di oltre 3 chili di cocaina. I carabinieri in pochi mesi hanno scoperto una fiorente catena di spaccio, che prendeva una buona fetta del mercato locale di cocaina. Tutto ruotava attorno a un noto pub di Miramare, successive indagini hanno portato all’ individuazione di un attivo sodalizio criminale articolato su tre livelli: il primo formato da giovani del luogo e non, dediti al consumo e costretti a loro volta allo spaccio per procurarsi la droga, il secondo da due albanesi che rifornivano i dettaglianti, e il terzo composto da veri e propri trafficanti sempre di origine albanese. Al vaglio degli inquirenti eventuali legami con altre organizzazioni criminali.
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