Con la piena confessione dell’insegnante di religione accusato di molestie nei confronti di alcuni alunni, il caso è praticamente chiuso; le indagini tuttavia non si fermano. Per il momento non sembrano emergere responsabilità di altre persone o difetti di vigilanza all’interno della scuola. Si cercano – piuttosto - i necessari riscontri di quanto affermato dall’indagato. Indispensabili – a tal fine – le audizioni dei bimbi coinvolti in questa brutta vicenda; colloqui da condurre con la massima attenzione e delicatezza per non creare ulteriori turbamenti nei giovanissimi alunni. Un gruppo di persone esperte di problematiche infantili sta seguendo la gendarmeria nell’attività investigativa. “Sino ad ora – afferma il comandante della Gendarmeria Achille Zechini – la collaborazione del servizio minori, delle famiglie e soprattutto dei vertici scolastici è stata massima. Quando è scattata l’indagine avevamo in mano una semplice segnalazione – continua Zechini – ma poteva essere una semplice fantasia; il supporto della scuola è stato fondamentale per l’esito finale dell’inchiesta”; nel frattempo il servizio minori si impegnava a supportare psicologicamente i bambini e le rispettive famiglie. Le indagini potrebbero protrarsi ancora per qualche tempo vista la delicatezza della situazione e l’esigenza di evitare nuovi contraccolpi psicologici nei bambini e nelle loro famiglie.
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