E’ il compito che Monsignor Luigi Negri, durante l’omelia della Santa Messa alla basilica di Santo, affida alla più alta autorità del Paese: mettersi al servizio del bene comune e del popolo, ascoltando le domande della società. Ne indica una, primaria, quella che viene dal mondo giovanile: una istanza di educazione “per aiutare i giovani a liberarsi dalle tentazioni dell’edonismo che non preparano il futuro, ma il nulla”. Poi la domanda di valori da difendere, 'valori non negoziabili' - dice - quali il rispetto della persona e dei suoi diritti; la tutela della famiglia, eterosessuale e monogamica, cellula della società; i diritti della libertà religiosa, di intrapresa, libertà economica e sociale, retta dalla sussidiarietà. Da Monsignor Luigi Negri un sentito e vibrante ricordo della ricorrenza della morte di Carol Wojtyla, un anno fa: “Il passaggio di consegne tra i Capi di Stato – dice - avviene nel giorno in cui la Santa Chiesa ricorda il passaggio di Giovanni Paolo II alla vita dei santi”.
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