“Nessuno, Istituzioni, governo e cittadini, lascerà solo nessuno”: lo assicura Mario Monti dopo il varo in Consiglio dei ministri delle misure per far fronte all’emergenza terremoto in Emilia. A 24 ore dal sisma, arrivano i provvedimenti del governo. Per coprire i primi interventi, oltre all'aumento di due centesimi al litro della benzina, saranno utilizzati i fondi resi disponibili dalla spending review, ma arriveranno anche contributi a fondo perduto per ricostruire case e imprese, e deroghe al patto di stabilità per i comuni con i bilanci a posto. Mentre i sindacati rinviano per il sisma la manifestazione unitaria prevista per il 2 giugno, dal Friuli il presidente Napolitano invita a “lavorare senza fare polemiche sulla festa della Repubblica”.
Pur se con sobrietà, sottolinea, quella festa va celebrata, perché lo Stato in un momento molto doloroso come questo deve dare un “esempio di fermezza e serenità”. Il Capo dello Stato, che anticipa il proprio rientro a Roma per l’emergenza, invita quindi gli italiani a “non piangersi addosso” e ad “avere fiducia”, pur definendo “inadeguate” le politiche di prevenzione dei terremoti.
Intanto in Senato il governo “blinda” con la riforma del lavoro con ben quattro fiducie: un record che fa storcere il naso al Pdl e alla sinistra. E il presidente Napolitano entra nel dibattito sul presidenzialismo proposto dal Pdl ma che non piace a Bersani. “Se ne può discutere” ma “bisogna vedere quali equilibri si creano in luogo di quelli che si superano ed accantonano”, sostiene il capo dello Stato, convinto che “serve comunque una figura imparziale e fuori dalle correnti politiche”.
Pur se con sobrietà, sottolinea, quella festa va celebrata, perché lo Stato in un momento molto doloroso come questo deve dare un “esempio di fermezza e serenità”. Il Capo dello Stato, che anticipa il proprio rientro a Roma per l’emergenza, invita quindi gli italiani a “non piangersi addosso” e ad “avere fiducia”, pur definendo “inadeguate” le politiche di prevenzione dei terremoti.
Intanto in Senato il governo “blinda” con la riforma del lavoro con ben quattro fiducie: un record che fa storcere il naso al Pdl e alla sinistra. E il presidente Napolitano entra nel dibattito sul presidenzialismo proposto dal Pdl ma che non piace a Bersani. “Se ne può discutere” ma “bisogna vedere quali equilibri si creano in luogo di quelli che si superano ed accantonano”, sostiene il capo dello Stato, convinto che “serve comunque una figura imparziale e fuori dalle correnti politiche”.
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