Aci e Istat pubblicano gli ultimi dati relativi agli incidenti stradali: nel 2017 ci sono stati più morti sulle strade italiane, quasi 3.400.
Più morti sulle strade nel 2017, diminuiscono però incidenti e feriti. Agosto il mese più pericoloso dell'anno, con 2,3 morti ogni 100 sinistri, sostengono Aci e Istat che proprio alla vigilia delle giornate del grande esodo estivo pubblicano i dati relativi agli incidenti stradali dello scorso anno. Dunque aumentano i morti sulle strade italiane, sono 3.378 contro i 3.283 del 2016: il 2,9% in più.
Gli incidenti sono uno 0,5% in meno: 174.933 rispetto ai 175.791 dello scorso anno. I feriti calano dell'1%: 246.750 contro i 249.175 di un anno fa. Anche i feriti gravi continuano ad essere tantissimi: oltre 17.000, 68% uomini, 32% donne.
I costi sociali sono stimati in 19,3 miliardi di euro, pari all'1,1% del PIL nazionale.
La fascia d'età più a rischio è quella degli anziani, tra i 75 e i 79 anni: nel 2017 263 morti, il 7,8% del totale. Tra i conducenti coinvolti, particolarmente alto anche il numero di giovani tra i 20 e i 29 anni; aumentano pedoni e motociclisti; diminuiscono ciclomotoristi e ciclisti.
La prima causa di incidente è la distrazione, seguita da mancato rispetto della precedenza o del semaforo, e da velocità elevata: complessivamente, rappresentano il 40,8% delle circostanze per cui si verifica un incidente.
Francesca Biliotti
Più morti sulle strade nel 2017, diminuiscono però incidenti e feriti. Agosto il mese più pericoloso dell'anno, con 2,3 morti ogni 100 sinistri, sostengono Aci e Istat che proprio alla vigilia delle giornate del grande esodo estivo pubblicano i dati relativi agli incidenti stradali dello scorso anno. Dunque aumentano i morti sulle strade italiane, sono 3.378 contro i 3.283 del 2016: il 2,9% in più.
Gli incidenti sono uno 0,5% in meno: 174.933 rispetto ai 175.791 dello scorso anno. I feriti calano dell'1%: 246.750 contro i 249.175 di un anno fa. Anche i feriti gravi continuano ad essere tantissimi: oltre 17.000, 68% uomini, 32% donne.
I costi sociali sono stimati in 19,3 miliardi di euro, pari all'1,1% del PIL nazionale.
La fascia d'età più a rischio è quella degli anziani, tra i 75 e i 79 anni: nel 2017 263 morti, il 7,8% del totale. Tra i conducenti coinvolti, particolarmente alto anche il numero di giovani tra i 20 e i 29 anni; aumentano pedoni e motociclisti; diminuiscono ciclomotoristi e ciclisti.
La prima causa di incidente è la distrazione, seguita da mancato rispetto della precedenza o del semaforo, e da velocità elevata: complessivamente, rappresentano il 40,8% delle circostanze per cui si verifica un incidente.
Francesca Biliotti
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