“Stiamo effettuando un’accurata ricerca – su banche e società finanziarie - per verificare queste voci di conti correnti aperti a San Marino da persone indagate nell’assassinio di Tommaso; ma fino ad ora non abbiamo riscontrato nulla di anomalo”. Sono parole del direttore della Banca Centrale di San Marino: Luca Papi. La verifica è ancora in corso e solo nei prossimi giorni – forse - si saprà qualcosa di definitivo. Un’ipotesi – quella dell’omicidio legato ad una storia di riciclaggio – sulla quale gli inquirenti stanno lavorando in queste ore. Oggi pomeriggio l’interrogatorio di Paolo Onofri in Procura a Bologna. Il papà di Tommaso nei giorni scorsi aveva parlato di omicidio intenzionale, di una vendetta. I magistrati della Direzione Distrettuale antimafia – probabilmente – hanno chiesto a Onofri ulteriori spiegazioni a tal proposito. In particolare, si sta verificando la posizione di Pasquale Barbera: datore di lavoro di Alessi e quarto indagato nella vicenda. Lo scorso inverno Alessi avrebbe proposto a Paolo Onofri e allo stesso Barbera una speculazione di alcune migliaia di euro: il piano – secondo quanto dichiarato dal capomastro di Casalbaroncolo - era di aprire alcuni conti a San Marino e acquistare valuta estera da far fruttare in alcuni investimenti non meglio precisati. Barbera avrebbe accettato - consegnando 15.000 euro, Onofri no. E’ probabile che questo denaro – se effettivamente fu consegnato - non sia mai arrivato sul Titano. Forse Alessi intascò semplicemente i soldi, giustificando il successivo ammanco con una scusa. Ma tutto ciò – poi – che legame avrebbe con l’omicidio di Tommy? Una domanda per ora senza risposta.
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