Il Segretario alla Sanità è stato chiaro: bisogna condividere obiettivi e costruire progetti comuni. Per garantire a tutti i cittadini pari opportunità. “Il nostro – ha detto – non è un sistema sanitario ma un istituto per la salute e l’assistenza sociale”.
Il reparto di radiologia ha attraversato negli anni diversi problemi. Ma oggi si cerca di invertire la rotta. Puntando alla tecnologia e alla riduzione dei tempi d’attesa. E’ stata quindi accolta con entusiasmo la donazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio Sums di un apparecchio radiologico multifunzionale con tecnologia digitale diretta. Tradotto: un macchinario che riduce la dose di radiazione al paziente, che offre una qualità costante dell’esame e l’archiviazione dell’indagine in formato digitale. Senza dimenticare la velocità di esecuzione che garantisce la fine di lunghe prenotazioni.
I tempi d’attesa sono infatti sempre stati la bestia nera del reparto. Di solito, per gli esami ordinari, sono necessari due mesi. E all’anno vengono effettuati 50.000 esami circa, un numero molto alto considerando le dimensioni del territorio. Anche per effettuare una ecografia occorre attendere sessanta giorni. Ma è in cantiere l’acquisto di una terza macchina proprio per velocizzare i tempi. Altro passo importante nel percorso di crescita del servizio di radiologia: la messa a regime dell’attività di risonanza magnetica in ambito neuroradiologico. Da oggi la maggior parte delle indagini di questo tipo potranno essere eseguire nella struttura sammarinese.
E visto che il futuro passa attraverso la rete, ecco che l’Iss sta mettendo a punto procedure per l’acquisizione di un sistema informativo radiologico, per gestire tutto il percorso dell’attività diagnostica fino all’archiviazione. Sono quindi finiti i tempi in cui le lastre venivano trasportate di ufficio in ufficio per essere visionate. E sempre riguardo alle liste di attesa, è in corso una riorganizzazione profonda del lavoro con uno spostamento sul doppio turno.
Il reparto di radiologia ha attraversato negli anni diversi problemi. Ma oggi si cerca di invertire la rotta. Puntando alla tecnologia e alla riduzione dei tempi d’attesa. E’ stata quindi accolta con entusiasmo la donazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio Sums di un apparecchio radiologico multifunzionale con tecnologia digitale diretta. Tradotto: un macchinario che riduce la dose di radiazione al paziente, che offre una qualità costante dell’esame e l’archiviazione dell’indagine in formato digitale. Senza dimenticare la velocità di esecuzione che garantisce la fine di lunghe prenotazioni.
I tempi d’attesa sono infatti sempre stati la bestia nera del reparto. Di solito, per gli esami ordinari, sono necessari due mesi. E all’anno vengono effettuati 50.000 esami circa, un numero molto alto considerando le dimensioni del territorio. Anche per effettuare una ecografia occorre attendere sessanta giorni. Ma è in cantiere l’acquisto di una terza macchina proprio per velocizzare i tempi. Altro passo importante nel percorso di crescita del servizio di radiologia: la messa a regime dell’attività di risonanza magnetica in ambito neuroradiologico. Da oggi la maggior parte delle indagini di questo tipo potranno essere eseguire nella struttura sammarinese.
E visto che il futuro passa attraverso la rete, ecco che l’Iss sta mettendo a punto procedure per l’acquisizione di un sistema informativo radiologico, per gestire tutto il percorso dell’attività diagnostica fino all’archiviazione. Sono quindi finiti i tempi in cui le lastre venivano trasportate di ufficio in ufficio per essere visionate. E sempre riguardo alle liste di attesa, è in corso una riorganizzazione profonda del lavoro con uno spostamento sul doppio turno.
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