“Facciamo della non violenza attiva il nostro stile di vita”: è il messaggio di Papa Francesco per la 50esima giornata mondiale della pace.
La non violenza come stile di una politica di pace. In epoca di conflitti, e se ne contano almeno 10 nel mondo ancora oggi, Papa Francesco si sofferma sulla non violenza attiva, che deve diventare un vero stile di vita.
Nel suo messaggio per celebrare, il prossimo 1° gennaio, la 50esima giornata mondiale della pace, il pontefice ricorda tutta la violenza in atto nel mondo: non solo guerre, ma terrorismo, abusi subìti dai migranti, la devastazione dell'ambiente. “La violenza – scrive il Papa – non è la cura per il nostro mondo frantumato: rispondere alla violenza con la violenza conduce a migrazioni forzate e a immani sofferenze”.
In sala stampa vaticana a spiegare le parole di Bergoglio sono stati il presidente del pontificio consiglio della pace, cardinale Peter Appiah Turkson, e monsignor Silvano Tomasi.
Anche la Chiesa, ha assicurato il Papa, parteciperà ad ogni tentativo di costruzione della pace, creando addirittura un nuovo Dicastero, a partire proprio dal prossimo 1° gennaio, destinato al servizio dello sviluppo umano integrale.
“Nessuna religione è terrorista – ha concluso Papa Francesco – la violenza è una profanazione del nome di Dio. Mai il nome di Dio può giustificare la violenza. Solo la pace è santa, non la guerra”.
Francesca Biliotti
La non violenza come stile di una politica di pace. In epoca di conflitti, e se ne contano almeno 10 nel mondo ancora oggi, Papa Francesco si sofferma sulla non violenza attiva, che deve diventare un vero stile di vita.
Nel suo messaggio per celebrare, il prossimo 1° gennaio, la 50esima giornata mondiale della pace, il pontefice ricorda tutta la violenza in atto nel mondo: non solo guerre, ma terrorismo, abusi subìti dai migranti, la devastazione dell'ambiente. “La violenza – scrive il Papa – non è la cura per il nostro mondo frantumato: rispondere alla violenza con la violenza conduce a migrazioni forzate e a immani sofferenze”.
In sala stampa vaticana a spiegare le parole di Bergoglio sono stati il presidente del pontificio consiglio della pace, cardinale Peter Appiah Turkson, e monsignor Silvano Tomasi.
Anche la Chiesa, ha assicurato il Papa, parteciperà ad ogni tentativo di costruzione della pace, creando addirittura un nuovo Dicastero, a partire proprio dal prossimo 1° gennaio, destinato al servizio dello sviluppo umano integrale.
“Nessuna religione è terrorista – ha concluso Papa Francesco – la violenza è una profanazione del nome di Dio. Mai il nome di Dio può giustificare la violenza. Solo la pace è santa, non la guerra”.
Francesca Biliotti
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