"Proprio in un momento di dibattito sull’identità religiosa – dice il segretario dei Popolari, Angela Venturini - non sempre c’è la libertà di espressione e il rispetto reciproco. La nostra tradizione, di stato fondato da un santo, e che ha più volte visto l’affermazione della propria laicità all’interno della Basilica del Santo, ci porta a ribadire quanto sia necessaria la riaffermazione laica della nostra identità. Ribadire la propria sammarinesità – spiega – è stato un suggerimento venuto dagli stessi cittadini, ai quali i Popolari chiedono di partecipare giovedì prossimo, 28 settembre, ad una fiaccolata dalla porta del paese alla Pieve, senza simboli religiosi né politici, ma con solo una bandiera: quella di San Marino. "I fatti degli ultimi giorni, con le polemiche scatenatesi in seguito alle dichiarazioni di Papa Benedetto, accuse improprie e superficiali – dice Romeo Morri, che si dichiara stupito del silenzio di molti responsabili politici, culturali e dell’economia -. Stupito per il mancato intervento di chi si riconosce nelle tradizioni cattolico–democratiche". Ma quello che indigna i Popolari è la mancata difesa della libertà di espressione: "Una libertà di parola che l’occidente non ha difeso. Se gli stati – prosegue Morri – avranno paura di difendere le proprie radici cristiane, l’Europa, così come San Marino, non rischiano di perdere solo la loro identità, ma la loro stessa libertà". E annuncia la presentazione in Consiglio Grande e Generale di un ordine del giorno sul quale cercherà l’accordo con le altre forze politiche.
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