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Progetto ospedale in Congo: l'Associazione Carità senza Confini ricevuta a Palazzo dalla Reggenza

di Maria Letizia Camparsi
8 lug 2022

In un Paese in cui si fatica a garantire i diritti più elementari, come quello alla salute, l'Associazione Carità senza Confini di San Marino porta uno dei suoi progetti più importanti: il Centro ospedaliero di Kalala-Diboko, in Congo. Si complimentano i Capitani Reggenti, Oscar Mina e Paolo Rondelli: “Un'ulteriore conferma – dicono – della vocazione solidaristica della vostra associazione a sostegno dei più bisognosi” con l'obiettivo di realizzare “una comunità più partecipe e inclusiva”.

Questa iniziativa offre un aiuto a una zona povera, priva di infrastrutture e senza nemmeno un ospedale: "La zona è isolata da due fiumi privi di ponti - spiega Loredana Mazza, vicepresidente Associazione Carità senza Confini -, quindi ammesso che una persona malata riesca ad attraversare questi fiumi grandi e infestati dai coccodrilli, dovrebbe fare 26 km a piedi per raggiungere il primo ospedale. Figuriamoci una donna incinta in queste condizioni come può arrivarci". Un progetto che nasce da lontano e ha ottenuto anche il riconoscimento di struttura ospedaliera dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L'obiettivo ora è quello di reperire gli ultimi finanziamenti necessari per rendere operativo il Centro. "Abbiamo deciso di fare la nostra parte - conclude Mazza - e abbiamo cominciato questo progetto nel 2016. Un progetto molto impegnativo, ma siamo a buon punto. Contiamo di poter presto assicurare prestazioni mediche a questa popolazione di oltre 45mila persone. Pensate, più degli abitanti di San Marino senza neanche un ambulatorio".

Nel video l'intervista a Loredana Mazza, vicepresidente Associazione Carità senza Confini




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