Al nord si vive meglio. Aosta in testa, seguono Milano e Trento. Avanza Belluno, dal 17esimo alla quarta posizione. Roma guadagna per tenore di vita, salendo al 13esimo posto. Fanalino di coda Vibo Valentia, insieme ad altre del del sud: Reggio Calabria penultima. Bologna guadagna quattro posizioni e torna nella top ten. Non va bene per Rimini: 33esima, perde ben 10 posizioni rispetto al 2015. E' la classifica generale nell'indagine del Sole24ore che, alla 27edizione, allarga i settori e indicatori, portando a 42 i parametri: vanno dal lavoro ai redditi: l'ambiente; la cultura e il tempo libero; la sicurezza, strettamente legata al funzionamento della giustizia.
Una Italia a due velocità: la fotografia non cambia nel divario fra nord e sud; così come per le province a maggiore dimensioni resta il nodo della sicurezza. Spiccano invece le realtà medio-piccole, sempre più in evidenza come modelli di vivibilità. Tornando a Rimini, pronto il commento del Presidente Gnassi che parte dall'osservare la disomogeneità di dati e risultati rispetto alla ben più generosa classifica di Italia Oggi, per un commento generale: “Siamo un territorio anomalo – dice - dalle vocazioni così peculiari da risultare poco afferrabili dalle statistiche”. Ma poi dettaglia e rileva tendenze: “Da sempre all'ultimo o penultimo posto per sicurezza, Rimini guadagna 10 posizioni su questo fronte”. Ancora, sotto la lente del sindaco è la dinamicità dell'economia locale: “Attiva (al nono posto per imprese registrate) nel numero di imprese e per sturt up innovative, penultimi per protesti pro-capite, tra i primi per patrimonio immobiliare medio”. Un nota in positivo, per un indicatore che molto dice della qualità della vita: la vivacità culturale, che vede Rimini, insieme ad altre romagnole, primeggiare per spesa in spettacoli, numero di librerie e ristoranti, quantità di sale cinematografiche.
AS
Una Italia a due velocità: la fotografia non cambia nel divario fra nord e sud; così come per le province a maggiore dimensioni resta il nodo della sicurezza. Spiccano invece le realtà medio-piccole, sempre più in evidenza come modelli di vivibilità. Tornando a Rimini, pronto il commento del Presidente Gnassi che parte dall'osservare la disomogeneità di dati e risultati rispetto alla ben più generosa classifica di Italia Oggi, per un commento generale: “Siamo un territorio anomalo – dice - dalle vocazioni così peculiari da risultare poco afferrabili dalle statistiche”. Ma poi dettaglia e rileva tendenze: “Da sempre all'ultimo o penultimo posto per sicurezza, Rimini guadagna 10 posizioni su questo fronte”. Ancora, sotto la lente del sindaco è la dinamicità dell'economia locale: “Attiva (al nono posto per imprese registrate) nel numero di imprese e per sturt up innovative, penultimi per protesti pro-capite, tra i primi per patrimonio immobiliare medio”. Un nota in positivo, per un indicatore che molto dice della qualità della vita: la vivacità culturale, che vede Rimini, insieme ad altre romagnole, primeggiare per spesa in spettacoli, numero di librerie e ristoranti, quantità di sale cinematografiche.
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