Critiche le associazioni ambientaliste facenti parte dell'Osservatorio sui rifiuti che, dopo aver snocciolato dati comparativi fra la situazione sammarinese e quella delle province emiliano-romagnole, hanno contestato alle Istituzioni gravi lacune informative.
Il Segretario Lonfernini ha ammesso un ritardo nella presentazione del cosiddetto Piano Esper, dovuto all'importanza di scegliere le soluzioni migliori per un progetto che, “nonostante non debba spaventare, cambierà le abitudini di tutti i cittadini” e allo spostamento del secondo centro multiraccolta e di compostaggio dalla zona Laghi, ipotesi che ha suscitato una forte reazione dei residenti, a Rovereta.
Vi è però una rassicurazione: a metà dicembre lo studio per l'estensione del Porta a Porta in tutti i Castelli vedrà la sua definizione in un piano esecutivo, con la divisione del territorio in 5 aree, più quella dei centri UNESCO. Altro dato certo: Acquaviva sarà il prossimo Castello ad accodarsi a Chiesanuova e Fiorentino, in cui è già da tempo operativa questa metodologia di raccolta.
Ampio spazio durante la serata anche alla Strategia Rifiuti Zero, la cui implementazione era stata approvata dall'aula consigliare nel maggio 2013, al fine di raggiungere in due anni obiettivi virtuosi, ma ad oggi, per gli organizzatori, completamente disattesi. Da qui la raccolta firme per una petizione da presentare alla Reggenza affinché venga urgentemente rivisto l’attuale Piano di Gestione dei Rifiuti al fine di prevenirne la produzione e favorirne il recupero.
Il Segretario Lonfernini ha ammesso un ritardo nella presentazione del cosiddetto Piano Esper, dovuto all'importanza di scegliere le soluzioni migliori per un progetto che, “nonostante non debba spaventare, cambierà le abitudini di tutti i cittadini” e allo spostamento del secondo centro multiraccolta e di compostaggio dalla zona Laghi, ipotesi che ha suscitato una forte reazione dei residenti, a Rovereta.
Vi è però una rassicurazione: a metà dicembre lo studio per l'estensione del Porta a Porta in tutti i Castelli vedrà la sua definizione in un piano esecutivo, con la divisione del territorio in 5 aree, più quella dei centri UNESCO. Altro dato certo: Acquaviva sarà il prossimo Castello ad accodarsi a Chiesanuova e Fiorentino, in cui è già da tempo operativa questa metodologia di raccolta.
Ampio spazio durante la serata anche alla Strategia Rifiuti Zero, la cui implementazione era stata approvata dall'aula consigliare nel maggio 2013, al fine di raggiungere in due anni obiettivi virtuosi, ma ad oggi, per gli organizzatori, completamente disattesi. Da qui la raccolta firme per una petizione da presentare alla Reggenza affinché venga urgentemente rivisto l’attuale Piano di Gestione dei Rifiuti al fine di prevenirne la produzione e favorirne il recupero.
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