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Raimondi e 'operazione Fashion': la replica del legale

19 ago 2006
Raimondi e 'operazione Fashion': la replica del legale
Le indagini preliminari per la vicenda 'Fashion' si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio dello stilista forlivese Daniele Alessandrini, oltre al commercialista Marco Boschi, al faccendiere Loris Bassini e al sammarinese Remo Raimondi. L'ipotesi accusatoria - sostenuta dal pm della procura di Forlì Filippo Santangelo - è associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro, alla truffa e alla frode fiscale. 'La richiesta di rinvio a giudizio risale allo scorso 22 luglio - commenta l'avvocato Alessandro Petrillo, difensore di Raimondi - ed è una singolare coincidenza - prosegue - che questa notizia sia apparsa sulla stampa ora e contemporaneamante su diversi giornali. Tutto questo fa pensare ad una operazione di sciacallaggio, con una regia e una finalità strumentali'. Secondo Petrillo - in sintesi - non è un caso che notizie di questo tipo, tendenti ad offuscare anche l'immagine della Repubblica di San Marino nel suo complesso, trapelino in questo delicato momento storico della Repubblica. 'In ogni caso - prosegue Petrillo - siamo sereni. Affronteremo il processo nella certezza dell'estraneità ai fatti del mio assistito. A differenza di altri coinvolti nell'indagine, non abbiamo alcuna intenzione di chiedere il patteggiamento, essendo convinti dell'innocenza'. Remo Raimondi, all'inizio dell'indagine nel maggio 2005, era stato oggetto di un ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla procura di Forlì. Ordinanza che Raimondi evitò, restando all'interno dei confini della Repubblica di San Marino. L'ordinanza venne annullata qualche mese piu' tardi, dal tribunale del riesame. Raimondi attenderà dunque l'udienza preliminare - non ancora fissata - senza alcuna restrizione della libertà.

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