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Rapina alla Carisp: visionati i filmati della video-sorveglianza

15 set 2006
La Gendarmeria si occupa del caso
La Gendarmeria si occupa del caso
Le immagini riprese dal sistema a circuito chiuso della banca vengono visionate in continuazione dalle forze dell’ordine: si cerca un indizio, un particolare che permetta di identificare gli autori del colpo. Il terzo componente della banda – quello che ha tenuto una posizione più defilata durante l’azione e che non era stato riconosciuto dai testimoni – aveva indosso una felpa. Il primo rapinatore entrato nell’istituto pare avesse un aspetto distinto, per non destare sospetti: è entrato all’interno della porta automatica con un abito intero ed una cartellina sotto al braccio. Cartellina poi dimenticata all’interno della banca durante il colpo: non era che il portadocumenti della Fiat 1 rubata a Santarcangelo. All’interno della doppia porta automatica ha poi indossato frettolosamente il passamontagna, quindi si è diretto con sicurezza alle casse. Si ipotizza la presenza di un quarto elemento della banda in attesa in automobile. Sono professionisti, questo è certo; l’azione è stata rapidissima, 2 minuti appena, senza intoppi. Il ceffone rifilato ad uno dei dipendenti dell’istituto ha messo subito le cose in chiaro: gente dura non disposta a perdere tempo. 10.000 euro il bottino. Sulla vicenda indagano anche le Forze di Polizia italiane che stanno comparando l’accaduto con fatti analoghi avvenuti nel circondario.

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