Da oltre un anno, da quando era rimasto paralizzato a causa di un ictus, Giovanni Ielo riusciva solo a piangere. A fumare una sigaretta, ma solo se qualcuno gliela reggeva. Una condizione che il padre Francesco, un ottantacinquenne di origini calabresi, con la passione della caccia, da anni residente in provincia di Ravenna, non riusciva ad accettare. Sta tutto qui il movente dell'omicidio-suicidio della casa di riposo Villa Serena di Ravenna. Nel pomeriggio Giovanni Ielo, 53 anni, ex operaio, sposato e con una figlia poco più che maggiorenne, è stato ucciso dal padre con un colpo di pistola al volto attorno alle 17 a Villa Serena, la casa di riposo di San Romualdo, frazione alle porte di Ravenna, nella quale si trovava ricoverato da tempo per la grave invalidità cui lo aveva costretto l'ictus di un anno e mezzo fa. L'anziano padre, dopo aver fatto fuoco, si sparato alla tempia rimanendo a sua volta gravemente ferito. È morto più tardi, una volta giunto in ospedale.
Riproduzione riservata ©