Scontro frontale tra il comitato per il si al referendum per il passaggio dei 7 comuni dell’alta Valmarecchia alla provincia di Rimini e Palmiro Ucchielli. Il Presidente della provincia di Pesaro e Urbino, questo pomeriggio, ha riunito sindaci, politici e categorie dell’alta Valmarecchia, insieme al comitato per il no. Ed è proprio questo che non è andato giù al comitato per il si: 'convocare i parlamentari eletti sul territorio, gli assessori regionali, i capigruppo del consiglio provinciale, il presidente della comunità montana e i sindaci dell’alta Valmarecchia, i segretari provinciali dei partiti e delle organizzazioni sindacali, i presidenti delle associazioni venatorie e dei pescatori - elenca il comitato - è un suo diritto ed è nella libera scelta di queste persone partecipare. Ma farlo insieme ai componenti del comitato del no per chiedere un impegno politico forte contro il passaggio dei 7 Comuni dalle Marche all’Emilia Romagna è inaccettabile'. Di fatto, tra pochi mesi i 20mila residenti nei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello si pronunceranno su quello che, per il sindaco di Rimini Alberto Ravaioli, 'rappresenta una grande opportunità di sviluppo per l’alta Valmarecchia ma anche per la stessa provincia riminese'. Il referendum sarà identico per tutti i Comuni. I cittadini dovranno esprimersi su un unico quesito e dire se sono d’accordo o contrari al passaggio nella Regione Emilia Romagna. Rigorosamente tutti o nessuno.
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