Obiettivo risparmio. La sforbiciata arriva dopo il decreto del 23 maggio scorso e sulla base della legge 21 del dicembre 2012; la comunità montana Alta Valmarecchia comprendeva 7 comuni: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello. Quelli duramente colpiti dalla nevicata eccezionale del febbraio 2012, e la sede della comunità montana in piazzale Bramante a Novafeltria era diventata in quell'occasione il centro dell'unità di crisi. La scelta è stata fatta per risparmiare nei costi di gestione, per liberare più risorse possibili per la cura del territorio i servizi alla persona e il sostegno alle imprese. “La Regione sta proseguendo spedita sulla strada di un serio riordino amministrativo dei territori per avere istituzioni sempre più efficienti e vicine ai cittadini e alle imprese in modo da sostenerle in questi periodi di gravi crisi in cui ognuno di noi deve fare sforzi” ha spiegato Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia Romana. In ogni caso, come prevede il decreto di scioglimento, le Unioni che nasceranno tra i comuni delle ex Comunità Montane subentreranno nella proprietà del patrimonio e nella gestione del personale. Nessun posto di lavoro, pertanto, sarà toccato.
Sara Bucci
Sara Bucci
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