Una sperimentazione biennale, che partirà nei prossimi mesi, per potenziare la capacità ricettiva delle falde idriche del fiume Marecchia, nel Riminese, e incrementare la quantità di acqua immagazzinata da utilizzare in caso di fabbisogno estivo. La sperimentazione - spiega la Provincia di Rimini - riguarderà il lago denominato 'In.Cal System', vecchia cava situata lungo il fiume Marecchia al confine tra Rimini e Santarcangelo. "Da diversi anni il territorio della provincia di Rimini, e più in generale tutto quello romagnolo - si legge in una nota - è caratterizzato da stagioni estive di spiccata siccità, con ripercussioni in tema di approvvigionamento idrico potabile anche nell'area del riminese dove le fonti di alimentazione sono costituite dalla diga di Ridracoli e dalle falde della conoide del Marecchia. Tali falde hanno la funzione strategica di "riserva idrica" qualora Ridracoli vada in crisi". Nel dettaglio, la sperimentazione consiste nel far defluire all'interno del lago un volume di acqua stimato, attraverso il canale dei Mulini gestito dal Consorzio di Bonifica della Romagna, e monitorare l'andamento dei livelli piezometrici dei pozzi e piezometri presenti a valle. La sperimentazione coinvolgerà la Provincia di Rimini, il Comune di Rimini e il Consorzio di Bonifica della Romagna.
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