3 milioni di euro. La San Marino RTV chiede i danni al Fatto Quotidiano per l'articolo di Emiliano Liuzzi “Viale Mazzini e i 3,6 milioni alla sede fantasma di San Marino”, pubblicato il 1 giugno. Il direttore generale, Carlo Romeo, lo aveva annunciato il giorno stesso, quando con un duro intervento stigmatizzava contenuti e toni di un pezzo pieno di “inesattezze giornalistiche – così scriveva – fantasie rancorose, condite da un paio di vecchie informazioni mal comprese e peggio utilizzate”.
Insieme al Direttore Generale, anche la Rappresentanza Sindacale era scesa a difesa del lavoro dei dipendenti, laddove il “Fatto” parlava di “pochissimi servizi prodotti e zero programmi”, peraltro in un momento delicato per il futuro dell'emittente, nel quale “la RSA è impegnata a favorire un accordo definitivo tra le parti italiana e sammarinese”.
A stretto giro, il Presidente della RTV, Luca Marcucci che, a nome del CDA, esprimeva la solidarietà all'azienda contro un attacco definito “violento e basato su illazioni infamanti”.
Posizioni ufficiali dalla stessa Commissione di Vigilanza che, deprecando un articolo lesivo verso la tv e verso la stessa Repubblica, auspicava che il CDA sollecitasse “una presa di posizione da parte degli organismi competenti”.
Il mandato per avviare la causa di risarcimento era stato subito affidato a Giorgio Assumma da San Marino RTV, che torna a denunciare “la sussistenza dell'illecito diffamatorio, l'infedele informazione dei fatti narrati, la non corrispondenza al vero delle asserzioni, l'evidente lesione dei rapporti con gli inserzionisti, dunque, il danno patrimoniale procurato dall'articolo”.
Rtv si riserva di procedere - al tribunale di San Marino, tramite il legale Maria Luisa Berti - per la querela penale.
Annamaria Sirotti
Insieme al Direttore Generale, anche la Rappresentanza Sindacale era scesa a difesa del lavoro dei dipendenti, laddove il “Fatto” parlava di “pochissimi servizi prodotti e zero programmi”, peraltro in un momento delicato per il futuro dell'emittente, nel quale “la RSA è impegnata a favorire un accordo definitivo tra le parti italiana e sammarinese”.
A stretto giro, il Presidente della RTV, Luca Marcucci che, a nome del CDA, esprimeva la solidarietà all'azienda contro un attacco definito “violento e basato su illazioni infamanti”.
Posizioni ufficiali dalla stessa Commissione di Vigilanza che, deprecando un articolo lesivo verso la tv e verso la stessa Repubblica, auspicava che il CDA sollecitasse “una presa di posizione da parte degli organismi competenti”.
Il mandato per avviare la causa di risarcimento era stato subito affidato a Giorgio Assumma da San Marino RTV, che torna a denunciare “la sussistenza dell'illecito diffamatorio, l'infedele informazione dei fatti narrati, la non corrispondenza al vero delle asserzioni, l'evidente lesione dei rapporti con gli inserzionisti, dunque, il danno patrimoniale procurato dall'articolo”.
Rtv si riserva di procedere - al tribunale di San Marino, tramite il legale Maria Luisa Berti - per la querela penale.
Annamaria Sirotti
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