Le aveva dapprima annunciate e successivamente smentite, ma alla fine Ferruccio Casali ha ritenuto di confermare un disagio ed una insofferenza rassegnando le proprie dimissioni dall’incarico di Direttore delle Attività Sanitarie e Socio Sanitarie e lo fa togliendosi qualche sassolino. “Il processo di delegittimazione in atto nei confronti della Direzione dell’ISS – scrive - e il rissoso confronto politico che rischia di travolgere anche coloro che intendono esclusivamente impegnarsi per il miglioramento del nostro sistema sanitario, non mi consentono più di affrontare con serenità ed efficacia il compito a cui ero stato chiamato”. Un clima che il dottor Casali non intende sopportare oltre, e per effetto del quale ha sentito venir meno il necessario rapporto di fiducia. “Mi auguro – aggiunge – che le forze politiche che hanno avviato questo processo abbiano già predisposto anche l’opportuna alternativa, in assenza della quale sarebbero gravemente e pericolosamente irresponsabili”. Un cambiamento, quello impostato assolutamente necessario per il sistema sanitario e fortemente voluto dalla cittadinanza, 'ma che oggi – dichiara Ferruccio Casali – sembra avere ben poche probabilità di attuazione'. Il Direttore delle attività sanitarie e socio sanitarie, nella sua lettera di dimissioni, lancia pesanti bordate, ipotizzando il sopravvento degli interessi di pochi e delle strategie di breve periodo sul vantaggio della collettività: “Forse – sostiene – la pretestuosa, continua ed assordante polemica sull’ISS che dobbiamo sopportare, vuole soltanto nascondere la realtà di un paese che sembra non avere più valori né progetti”. Un apprezzamento al lavoro del Comitato Esecutivo, per garantire sviluppo e competitività del sistema sanitario sammarinese ed una manifestazione di profondo rispetto per il direttore generale, Alfeo Montesi e il direttore amministrativo, Roberta Mularoni, a sconfessare e congetture di tensioni fra i vertici dell’ISS. “Non lascio il mio incarico per lo stress, come qualcuno ha ipotizzato – tuona Ferruccio Casali – anche se ammetto una profonda rabbia nel vedere una struttura così importante per la vita e per lo sviluppo del paese, così ricca di valori, risorse e potenzialità, continuamente denigrata, svilita ed imbrattata da coloro che, anche dall’interno, continuano a gettare fumo negli occhi dei cittadini, affinché non vedano la realtà della situazione'. Infine, una replica seccata a chi aveva parlato di quota politica di appartenenza: “Quella delle quote politiche – conclude irritato – è una prassi di cui io e, credo, la maggior parte dei cittadini siamo decisamente stanchi, anche perché vorremmo che l’unica quota tenuta in considerazione fosse quella di coloro che vogliono impegnarsi e lavorare nell’esclusivo interesse del paese”.
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