La richiesta unanime, sottolineata da un applauso corale, di trasformare in storia le opinioni sui fatti di Rovereta. Così si è conclusa la serata, organizzata dall’Associazione Amici Casa del Popolo, che ha visto raccontare quegli anni da chi li ha vissuti in prima persona come Maurizio Gobbi, Tino Giacomini, Giuseppe Maiani e Primo Marani. L’associazione ha raccolto, in un ordine del giorno, la richiesta – indirizzata allo Stato - di raccogliere i tanti documenti di quel periodo, di vagliarli con l’occhio della storia e di pubblicarli. 'Abbiamo discusso con calore, sottolinea Giuseppe Maiani, del fatto che, ora che il dibattito su Rovereta si è aperto, ciascuno presenta le proprie tesi ma che queste, senza l’imprimatur storico, rimangono nel campo delle opinioni. Ecco perché chiediamo l’intervento dello Stato'.
Per il resto, viene rimarcata la grande partecipazione a questa serata e sottolineata la presenza dei giovani che quel periodo non lo hanno conosciuto ma che chiedono di saperne di più. L’associazione Amici Casa del Popolo ha sentito il bisogno di intervenire “da quando – affermano – il dibattito politico si è riaperto, senza basarsi sulla verità storica. Quel governo fu scalzato in modo vergognoso, mentre il golpe è sempre stato attribuito a noi”. Come membri del Governo social comunista e consiglieri, furono condannate per colpo di Stato 27 persone, a 238 anni complessivi di carcere.
Per il resto, viene rimarcata la grande partecipazione a questa serata e sottolineata la presenza dei giovani che quel periodo non lo hanno conosciuto ma che chiedono di saperne di più. L’associazione Amici Casa del Popolo ha sentito il bisogno di intervenire “da quando – affermano – il dibattito politico si è riaperto, senza basarsi sulla verità storica. Quel governo fu scalzato in modo vergognoso, mentre il golpe è sempre stato attribuito a noi”. Come membri del Governo social comunista e consiglieri, furono condannate per colpo di Stato 27 persone, a 238 anni complessivi di carcere.
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