'Se si vuole riqualificare il centro storico non si possono negare ai turisti i servizi di base'. Così l’Osla interviene sulla lamentela avanzata da qualche cittadino riguardo alla mancanza di igiene in alcune zone della Repubblica, che qualche visitatore indisciplinato ha trasformato in improvvisate toilette pubbliche. Un comportamento sicuramente increscioso, ma che trova una sua attenuante nel fatto che proprio a ferragosto, periodo clou della stagione turistica, i servizi igienici situati tra la prima e seconda torre sono rimasti inspiegabilmente chiusi. Questo ha costretto i visitatori a estenuanti ricerche per trovare una toilette. 'Una situazione spiacevole che ha creato un danno all’immagine di San Marino - ribadisce l’Osla - e la cosa lascia esterrefatti proprio perché si sta parlando di servizi di base, che dovrebbero essere garantiti ai visitatori'. Una polemica, quella sui servizi igienici, che era già scoppiata due anni fa quando l’Unione Operatori Turistici aveva denunciato la presenza sul Titano di servizi pubblici obsoleti, trascurati, senza spazi necessari per disabili e neonati. “Ho visitato personalmente nel 2004 tutti i bagni pubblici del centro storico - commenta il presidente dell’Usot Gianfranco Ugolini. Servizi igienici così mal ridotti sono una lacuna inaccettabile per un Paese ad alta vocazione turistica come il nostro. Sono passati due anni
ma nulla è stato fatto ed è impensabile che i bagni possano rimanere chiusi nei periodi di maggior afflusso”. Gli fa eco il Capitano di Castello di Città, che chiede l’adeguamento dei sevizi igienici da quando la giunta si è insediata. Alessandro Barulli avanza inoltre una proposta che trova d’accordo anche Ugolini: perchè non trasformare i servizi esistenti in bagni automatici? Una soluzione che semplificherebbe le operazioni di pulizia, garantendo il decoro.
ma nulla è stato fatto ed è impensabile che i bagni possano rimanere chiusi nei periodi di maggior afflusso”. Gli fa eco il Capitano di Castello di Città, che chiede l’adeguamento dei sevizi igienici da quando la giunta si è insediata. Alessandro Barulli avanza inoltre una proposta che trova d’accordo anche Ugolini: perchè non trasformare i servizi esistenti in bagni automatici? Una soluzione che semplificherebbe le operazioni di pulizia, garantendo il decoro.
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