I dirigenti della Mobile parlano di decapitazione: significa fine dell’intreccio a delinquere di due cellule operative della banda di rapinatori residenti a Rimini e domiciliati a Civitanova Marche molto attiva in città. Sei persone, 5 uomini e una donna nativi di Napoli con residenze riminesi, basi logistiche, contatti nelle Marche e a Napoli da dove veniva la manovalanza per furti, sequestri e rapine. Azzerati i vertici e i basisti della rapina al supermercato Arca del 17 gennaio in cui i ladri si appropriarono dell’intero incasso, 53mila euro, e lo scorso anno del colpo alla Banca Carim di Covignano dove usarono armi e mezzi analoghi. I sei sono ora detenuti nelle case circondariali di Rimini e Pesaro a disposizione dei magistrati mentre si cercano i complici fuggiti nel napoletano. Per tutti il capo d’accusa è rapina aggravata in concorso visto che sono state sequestrate persone con l’uso di una pistola e svuotate le relative casseforti. Grazie ai sopralluoghi, ai controlli in video sorveglianza, alle intercettazioni ambientali e telefoniche la Squadra investigativa è risalita ai proprietari della moto usata per la fuga e ai relativi raggiri messi in atto dai malviventi. Una vera e propria organizzazione trapiantata in Riviera fatta di pendolari, che usava manodopera facile a buon mercato proveniente dai quartieri di Napoli.
Francesco Zingrillo
Francesco Zingrillo
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