Duecento, forse ancora di più, in Italia, attualmente i casi di minori portati via di casa in un paese straniero da uno dei genitori, all'insaputa o senza il consenso dell'altro. Situazioni delicate - come quella dei due gemellini portati via dal padre dal Titano - che solitamente non si risolvono rapidamente e in maniera condivisa tra i coniugi. Al tribunale sammarinese il padre è stato denunciato per sottrazione di minori, ma è verosimile che nel suo paese d'origine e cioè la Polonia - dove si ipotizza sia tornato portando con se i due gemellini - l'uomo non sia neppure ricercato. I due piccoli avrebbero oltretutto la nazionalità polacca. L'unica novità di questi giorni è stata la telefonata che il padre ha fatto confermando che i bimbi sono al sicuro con lui. Telefonata effettuata, con tutta probabilità, nella consapevolezza che venisse identificato il luogo di provenienza. Evidentemente, non ha alcun timore di essere individuato. Si sente in un luogo protetto. Eppure esiste uno strumento di diritto internazionale a cui la madre, dominicana residente a San Marino, potrebbe appellarsi esigendo il ritorno a casa dei piccoli. Si tratta della Convenzione di Strasburgo del 2003, entrata in vigore nel 2005, sulle relazioni personali concernenti i minori. La Repubblica di San Marino l'ha ratificata il 22 giugno del 2004 e la Polonia l'ha firmata il 24 settembre del 2003. L'articolo 16 affronta in particolare, la sottrazione internazionale di minori sollecitando le autorità competenti, giudiziarie ed istituzionali, ad adottare ogni misura per far tornare i minori nel paese in cui hanno sempre vissuto, entro 6 settimane dalla denuncia della sottrazione.
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