Un operaio campano e un disoccupato pugliese interrogati, per ore, negli uffici della Squadra Mobile della Questura di Rimini che ha anche perquisito le loro abitazioni. I due sono stati rilasciati all’alba, senza che nei loro confronti sia scattato alcun provvedimento restrittivo, dopo essere stati messi a confronto con diversi testimoni della sparatoria avvenuta davanti alle vetrine di negozi e bar, nel salotto buono di Riccione. Proseguono dunque a tutto campo le indagini per individuare i responsabili del ferimento di Giovanni Lentini, 31 anni, imprenditore edile di origini calabresi da anni trapiantato in Riviera. L’uomo è stato colpito da 3 proiettili calibro 7,65, mentre passeggiava sotto la galleria Viscardi in viale Ceccarini. I colpi lo hanno infatti raggiunto a una gamba, a un braccio e al volto. Lentini è ricoverato, in prognosi riservata, all’Ospedale riccionese. Secondo gli investigatori, l’agguato sarebbe da ricondurre a un torto subito dai feritori, nella spartizione dei guadagni di un affare. Se gli uomini del commando e Lentini, si siano incontrati su appuntamento o meno non è stato accertato. Comunque, secondo diversi testimoni della sparatoria, passati pochi istanti dall’inizio del faccia a faccia, Lentini ha attraversato di corsa Viale Ceccarini e si è infilato sotto la galleria Viscardi per raggiungere, molto probabilmente, il Circolo del Mare di cui fino a poco tempo fa era socio ma che comunque continuava a frequentare quotidianamente. Molti ancora i dubbi sulla sparatoria. Certo invece numero di colpi esplosi: 5.
Riproduzione riservata ©