Dagli strali della direttiva europea Bolkestein non si sfugge. L'asta delle concessioni balneari si farà ma dalla gare resta escluso il canone, almeno sui prezzi i bagnini tirano un sospiro di sollievo. Il Governo, con il ministro Piero Gnudi tende loro la mano e riconosce la loro professionalità come criterio essenziale per il rinnovo. Non c'è ancora niente di scritto ma le intenzioni sono quelle di salvare l'offerta delle spiagge italiane che non ha eguali in Europa. Il Governo si è impegnato a presentare una proposta di decreto legislativo per il riordino del settore lasciando alle regioni margini di discrezionalità nell'applicazione. Le concessioni dureranno dai 6 ai 25 anni. Si potranno fare 3 domande la massimo per ogni concessione per favorire le piccole imprese familiari che hanno fondato la riviera così come è ancora oggi.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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