“I tempi per l'uscita della Repubblica di San Marino dalla Black List saranno sicuramente brevi”. Parola dell'Onorevole Luigi Casero, Vice Ministro per l'Economia, da tempo incaricato di seguire da vicino la questione legata ai rapporti con la Repubblica di San Marino. L'agognato riconoscimento che il Titano aspetta ormai da troppo tempo, è stato oggetto di una cordiale e costruttiva conversazione telefonica che il collega Sergio Barducci ha avuto questa mattina con il Vice Ministro. L'onorevole Casero ha autorizzato a rendere pubblici i termini del colloquio ed ha annunciato che nei prossimi giorni, sull'argomento, rilascerà un'intervista alla nostra televisione. Ha assicurato che la pratica è a buon punto e si è detto consapevole che la Repubblica abbia compiuto tutti i passaggi di adeguamento agli standard internazionali. Dunque nulla osterebbe alla formalizzazione dell'ultimo atto, quella legittimazione che alleggerirebbe un sistema economico pesantemente colpito dal provvedimento assunto dal vecchio inquilino di via XX Settembre, nel luglio del 2009. Il Titano dal primo gennaio 2014 non è più, di fatto, nella black list, ma il ministero dell’Economia deve ancora emanare il decreto che lo sancisce ufficialmente. Nel frattempo le attestazioni verso la Repubblica sono state numerose, sia a livello internazionale, con l'Ocse in prima fila, e sia in territorio italiano, con le dichiarazioni del direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. “C'è grande attenzione da parte del Governo – ha dichiarato il Vice Ministro Casero – siamo al lavoro per una soluzione positiva in tempi rapidi. Restano aperte alcune questioni procedurali – ha aggiunto il numero due del MEF – ancora da risolvere, ma si chiuderanno molto presto”. Non aggiunge altro l'Onorevole Casero, che nel nostro breve colloquio ha mostrato di conoscere sia le difficoltà del sistema economico della Repubblica, e sia la portata dell'interscambio fra i due Paesi, assolutamente non trascurabile. Compresa la volontà del Governo sammarinese di sottoporre la questione agli organismi internazionali per vedere riconosciuto quello che oggi appare con chiarezza come un diritto. “Sono ottimista” ha detto prima di salutare.
Riproduzione riservata ©
