L’episodio della giovane coppia spagnola aggredita sul lungomare dopo una rapina non riuscita aveva fatto scalpore in città e sollevato nuove polemiche ed interrogativi sulla sicurezza dell’arenile di Rimini. E’ successo all’alba di sabato, davanti all’hotel Le Conchiglie. Ad una settimana esatta gli uomini della squadra mobile hanno dato un nome ed un volto all’aggressore: Yassine Hamdach, marocchino, 21 anni. A tradirlo è stata l’alta statura e la buona conoscenza del terriorio della polizia. E’ stato proprio nella fetta di criminalità censita da fermi e foto segnalamenti- con in mano solo i pochi dettagli che le vittime ancora sotto choc avevano fornito, tra cui appunto i lunghi capelli e l’alta statura- che la polizia è arrivata a lui. La svolta ieri pomeriggio: lui era in centro a Rimini, con alcuni connazionali. E’ stato portato in Questura, fotografato, le vittime lo hanno riconosciuto negli scatti ed è scattato il fermo di polizia. E’ una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: di nuovo ha solo una cicatrice sulla fronte, dove la ragazza sabato notte l’aveva colpito con un tacco per difendersi. Dovrà rispondere di tentata rapina aggravata e tentato omicidio: con un taglierino aveva colpito con violenza il ragazzo per sei volte perforandogli un polmone. Il giovane è stato operato ed ora sta meglio. E’ stato dimesso in tempo per riconoscere il suo aggressore
Nel video l’intervista ad Oreste Capocasa (Questore di Rimini) e Nicola Vitale (Dirigente della squadra mobile di Rimini)
Sara Bucci
Nel video l’intervista ad Oreste Capocasa (Questore di Rimini) e Nicola Vitale (Dirigente della squadra mobile di Rimini)
Sara Bucci
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