Il neo giudice amministrativo Giacomo Nicolucci ha lasciato l’incarico rassegnando ieri le dimissioni. Avrebbe dovuto iniziare a lavorare proprio oggi all’interno del Palazzo di Giustizia, a una settimana dal giuramento di fronte ai Capitani Reggenti. Sono regolarmente al lavoro il commissario della legge Di Bona, con funzione di giudice inquirente nel penale e i tre uditori. Dunque il tribunale di nuovo nella bufera, anche se le motivazioni che avrebbero spinto il magistrato a rinunciare non sarebbero legate a contrasti sulle funzioni di carattere amministrativo. Nicolucci era a conoscenza di quanto sarebbe stato chiamato a svolgere ben prima del suo giuramento, avendo avuto in questo senso un incontro con il Segretario alla Giustizia. Con tutta probabilità a pesare su questa decisione la necessità di svolgere un lavoro lontano da casa. I giudici infatti devono risiedere in territorio, mentre Nicolucci è originario di Lanciano, in Abruzzo, dove vive la sua famiglia. E un peso potrebbe avere avuto anche l’aspetto economico. Dal tribunale non sono arrivati commenti. La Segreteria alla Giustizia sta decidendo l’iter per la sua sostituzione ricorrendo alle graduatorie del concorso per conferire l’incarico alla terza classificata. Non è ancora chiaro se ci debba essere o meno la presa d’atto delle dimissioni in Consiglio prima di ulteriori passi avanti.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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