Non basta più neppure il maltempo, che pure quest’anno ha giocato a favore della Repubblica, per aiutare il turismo sammarinese. Gli operatori del Titano tirano le somme di una stagione che, secondo il Presidente dell’Usot Gianfranco Ugolini, è stata drammatica. Per le cifre ufficiali si dovrà attendere ancora qualche mese, ma le previsioni sono fosche. 'Il 2004 andò in archivio facendo segnare un calo del 25% del fatturato e per quest’anno, sottolinea Ugolini, ci attendiamo cifre peggiori'. Gli operatori turistici sammarinesi guardano all’autunno e al progetto di rifondazione del settore che vogliono varare insieme alle Segreterie di Stato alle finanze, al commercio e al turismo. Un progetto a lungo termine, per ripartire da zero. 'Nonostante il tempo ci abbia aiutato – è l’analisi - non c’è stata ricaduta economica perché è diminuita la capacità di spesa dei turisti. Un paio di ore di sosta e poi se ne vanno, spesso senza acquistare nulla'.
Tutti gli operatori del settore sono concordi nel denunciare una stagnazione che non accenna a concludersi.
E se San Marino piange, la Riviera non ride. Secondo Assoturismo-confesercenti, alberghi e campeggi della costa hanno segnalato una sostanziale tenuta in giugno e luglio, ma una perdita di fatturato del 5% in agosto che rappresenta, nei bilanci delle imprese ricettive, il mese fondamentale. Calo generalizzato del 10%, nel comparto appartamenti, in tutte le località della costa. Gli stabilimenti balneari hanno subito in modo particolare gli effetti del maltempo, soprattutto in agosto, con cali fino al 30%. La situazione meteo e le temperature particolarmente basse hanno penalizzato il comparto bar, riducendo il consumo di bibite e gelati, mentre per i ristoranti ha favorito una sostanziale tenuta. La perdurante crisi dei consumi accentua il trend di riduzione dei periodi di vacanza (non si va oltre gli 8-10 giorni rispetto ai 12 previsti all’inizio dell’estate) e la concentrazione nei week end. Ma soprattutto i vacanzieri hanno avuto a disposizione una minore capacità di spesa: 800 euro a persona rispetto agli 850 previsti.
Tutti gli operatori del settore sono concordi nel denunciare una stagnazione che non accenna a concludersi.
E se San Marino piange, la Riviera non ride. Secondo Assoturismo-confesercenti, alberghi e campeggi della costa hanno segnalato una sostanziale tenuta in giugno e luglio, ma una perdita di fatturato del 5% in agosto che rappresenta, nei bilanci delle imprese ricettive, il mese fondamentale. Calo generalizzato del 10%, nel comparto appartamenti, in tutte le località della costa. Gli stabilimenti balneari hanno subito in modo particolare gli effetti del maltempo, soprattutto in agosto, con cali fino al 30%. La situazione meteo e le temperature particolarmente basse hanno penalizzato il comparto bar, riducendo il consumo di bibite e gelati, mentre per i ristoranti ha favorito una sostanziale tenuta. La perdurante crisi dei consumi accentua il trend di riduzione dei periodi di vacanza (non si va oltre gli 8-10 giorni rispetto ai 12 previsti all’inizio dell’estate) e la concentrazione nei week end. Ma soprattutto i vacanzieri hanno avuto a disposizione una minore capacità di spesa: 800 euro a persona rispetto agli 850 previsti.
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