I colloqui del Gruppo di Contatto che ha il compito di risolvere la situazione nel Donbass hanno approvato una lista di nomi di prigionieri dell'esercito ucraino, e di miliziani, che erano in attesa di essere liberati. A seguito di ciò, questa notte, 150 ucraini e 225 “terroristi” sono stati scambiati. Il presidente Poroshenko ha incontrato personalmente i soldati rilasciati, nell'aereo delle Forze aeree di Kiev. Secondo i servizi di sicurezza circa 600 soldati ucraini sono ancora prigionieri nel Donbass. Poroshenko si augura che ritornino a casa entro il 7 gennaio. Oggi, sul confine della Crimea, erano fermi circa 500 camion e centinaia di auto. Il blocco del passaggio dalla madrepatria, alla Crimea occupata dalla Russia, è stato una sorpresa. Il Ministro alle infrastrutture ha preso questa decisione per “motivi di sicurezza”. Da oggi, inoltre, i treni potranno giungere solo fino alla città di Novoleksiyvka, sul confine della penisola. Una decisione presa da Ukrailways. 3 convogli internazionali – 2 da Mosca e uno da Minsk – sono stati inoltre cancellati. E' stato promesso che il denaro già pagato per i biglietti verrà restituito.
Le ONG di Leopoli si stanno preparando ad accogliere una nuova ondata di rifugiati dai territori occupati, perchè stare in quelle zone è poco comodo e sicuro.
Secondo Olexandra Sorokopud - di Crimea SOS - "la situazione è instabile, la sicurezza è più bassa in queste aree; a rischio ci sono i tatari di Crimea, gli ucraini etnici e la gente che supporta l'esercito ucraino a Donetsk e Luhansk. Questa gente, domani, potrebbe non far ritorno a casa".
Più di 800.000 persone sono ormai fuggite dall'est e dal sud dell'Ucraina
Le ONG di Leopoli si stanno preparando ad accogliere una nuova ondata di rifugiati dai territori occupati, perchè stare in quelle zone è poco comodo e sicuro.
Secondo Olexandra Sorokopud - di Crimea SOS - "la situazione è instabile, la sicurezza è più bassa in queste aree; a rischio ci sono i tatari di Crimea, gli ucraini etnici e la gente che supporta l'esercito ucraino a Donetsk e Luhansk. Questa gente, domani, potrebbe non far ritorno a casa".
Più di 800.000 persone sono ormai fuggite dall'est e dal sud dell'Ucraina
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