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"Un tabù che si spezza", San Marino garantirà il diritto alla salute sessuale per le persone con disabilità

Approvata l'istanza d'Arengo promossa da Attiva-Mente. Ne abbiamo parlato con il presidente Mirko Tomassoni.

di William Marzi
20 lug 2023

Nei prossimi 6 mesi la Repubblica di San Marino dovrà adottare provvedimenti che assicurino alle persone con disabilità il diritto alla salute sessuale.

A deciderlo è stato il Consiglio Grande e Generale che ha approvato all’unanimità l’istanza d’Arengo presentata dall’associazione Attiva-Mente, che ha voluto implementare a San Marino un diritto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per Mirko Tomassoni, presidente di Attiva-Mente, si è finalmente spezzato un tabù e si potrà ora dare un vero aiuto alle famiglie che, senza le dovute competenze, si trovano a dover gestire le pulsioni e la sfera intima di persone in condizioni di grave disabilità.

Il prossimo passo sarà l’istituzione di Operatori Specializzati in grado di fornire le conoscenze per soddisfare questi bisogni vitali, indicando a chi ne ha bisogno le vie per esplorare il proprio corpo e sperimentare i desideri di contatto e di piacere.

Per Attiva-Mente, spiega Tomassoni, la bussola da seguire è la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, che San Marino ha ratificato 15 anni fa e che è dunque obbligato a rispettare.

Questa Convenzione ha ispirato anche la seconda istanza d’Arengo presentata dall’Associazione, che il Consiglio ha però bocciato. L’istanza chiedeva di ristrutturare il modo in cui lo Stato si relaziona alla disabilità finora trattata esclusivamente da un punto di vista sanitario, senza considerare la sfera sociale. La proposta conteneva anche la configurazione di un ente pubblico sul modello di altri Stati, come il Ministero della disabilità italiano.

“Non sappiamo quali ragioni abbiano portato al rifiuto – ha commentato Mirko Tomassoni – ma rispettiamo le istituzioni e se queste hanno strade diverse per rispettare la Convenzione a noi va bene lo stesso”.

Ad Attiva-Mente resta la soddisfazione di aver portato sul tavolo di discussione temi fondamentali per migliorare il trattamento della disabilità in Repubblica per la quale, fanno sapere, sono ancora necessari tanti provvedimenti, come per l’inclusione lavorativa, lo sport paraolimpico o il sostegno ai caregiver, quelle persone che seguono i familiari sacrificando tempo libero oppure ore di lavoro.





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