22 anni non sono molti ma l’università sta crescendo e si sta trasformando. Si è ritagliata un posto di rilievo nel paese e si è conquistata un’ottima reputazione anche al di fuori dei nostri confini.
L'inaugurazione dell’anno accademico si è aperta con la musica del trio Allegro Vivo. Poi l’intervento del Segretario Francesca Michelotti.
“Quando penso all’università - ha detto - non penso ad un obiettivo ma ad una risorsa strategica del nostro sviluppo, ad una realtà dinamica e vigorosa. Penso ad una università che ha la responsabilità di trainare il nostro paese verso la conoscenza”. Non sarà facile colmare ritardi e debolezze ma ha assicurato l’impegno del Governo. Infine due imperativi: fare sistema e puntare all’eccellenza. Al Rettore il compito di illustrare i programmi dell'Ateneo.
Giorgio Petroni ha parlato dell’ offerta formativa: 5 corsi di laurea, 5 master post laurea, 2 dottorati di ricerca e alcuni corsi di alta formazione. 600 studenti iscritti e 43 docenti, di cui tre sammarinesi. Ha ricordato che l’ ateneo interagisce sul piano didattico e della ricerca con prestigiose università italiane e straniere.
“E’ una creatura che cresce” -ha sottolineato con orgoglio-. Poi un accenno a quelle che sono le tre missioni di una università: la produzione di conoscenza con metodo critico e spirito di libertà, la formazione e l’essere funzionale allo sviluppo economico e sociale.
“Il nostro ateneo da Università di studiosi sta diventando Università di studenti – ha detto- vanta dipartimenti di grande qualità e che hanno ricevuto incarichi di ricerca internazionali”. Riguardo al terzo obiettivo si è soffermato sulla convenzione con il dipartimento di studi biomedici. Con una promessa: elevare il profilo della sanità sammarinese anche attraverso la ricerca. “L’università ha la pazienza dei forti- ha spiegato- e potrà rappresentare nel tempo un punto di riferimento anche per altre realtà. Infine uno sguardo al futuro”.
Petroni si augura che venga utilizzata al meglio la dimensione internazionale. “Perché da San Marino è più agevole parlare con altri e c’è grande interesse delle università a collaborare con noi”. Tra le cose da migliorare : l’organizzazione e servizi più moderni.
La Lectio Magistralis è stata tenuta dal professor Marco de Michelis preside della facoltà di design e arti dell’università di Venezia sul tema: “Arti visive e architettura: paradigmi interpretativi”.
Infine la consegna dei diplomi della scuola di perfezionamento in diritto sammarinese
L'inaugurazione dell’anno accademico si è aperta con la musica del trio Allegro Vivo. Poi l’intervento del Segretario Francesca Michelotti.
“Quando penso all’università - ha detto - non penso ad un obiettivo ma ad una risorsa strategica del nostro sviluppo, ad una realtà dinamica e vigorosa. Penso ad una università che ha la responsabilità di trainare il nostro paese verso la conoscenza”. Non sarà facile colmare ritardi e debolezze ma ha assicurato l’impegno del Governo. Infine due imperativi: fare sistema e puntare all’eccellenza. Al Rettore il compito di illustrare i programmi dell'Ateneo.
Giorgio Petroni ha parlato dell’ offerta formativa: 5 corsi di laurea, 5 master post laurea, 2 dottorati di ricerca e alcuni corsi di alta formazione. 600 studenti iscritti e 43 docenti, di cui tre sammarinesi. Ha ricordato che l’ ateneo interagisce sul piano didattico e della ricerca con prestigiose università italiane e straniere.
“E’ una creatura che cresce” -ha sottolineato con orgoglio-. Poi un accenno a quelle che sono le tre missioni di una università: la produzione di conoscenza con metodo critico e spirito di libertà, la formazione e l’essere funzionale allo sviluppo economico e sociale.
“Il nostro ateneo da Università di studiosi sta diventando Università di studenti – ha detto- vanta dipartimenti di grande qualità e che hanno ricevuto incarichi di ricerca internazionali”. Riguardo al terzo obiettivo si è soffermato sulla convenzione con il dipartimento di studi biomedici. Con una promessa: elevare il profilo della sanità sammarinese anche attraverso la ricerca. “L’università ha la pazienza dei forti- ha spiegato- e potrà rappresentare nel tempo un punto di riferimento anche per altre realtà. Infine uno sguardo al futuro”.
Petroni si augura che venga utilizzata al meglio la dimensione internazionale. “Perché da San Marino è più agevole parlare con altri e c’è grande interesse delle università a collaborare con noi”. Tra le cose da migliorare : l’organizzazione e servizi più moderni.
La Lectio Magistralis è stata tenuta dal professor Marco de Michelis preside della facoltà di design e arti dell’università di Venezia sul tema: “Arti visive e architettura: paradigmi interpretativi”.
Infine la consegna dei diplomi della scuola di perfezionamento in diritto sammarinese
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