Aveva probabilmente scambiato il Titano per una terra senza controlli e scelto i negozi del centro storico per fare tranquillamente spesa utilizzando carte di credito clonate. Ma non aveva fatto i conti con la Polizia Civile che dietro segnalazione di uno dei tuffati non ha perso tempo e lo ha individuato e arrestato. Zsolt Tejfel, trentenne ungherese, in Repubblica c’era già stato due volte, nei mesi scorsi e sempre qui aveva messo a segno le sue truffe. Per due volte la fortuna lo aveva assistito ed ha pensato di poter tentare di nuovo la sorte. Ma gli è andata male. Dopo aver fatto acquisti in due gioiellerie del centro, accompagnato da alcuni complici, è stato bloccato al parcheggio 6, poco lontano dalla seconda gioielleria, mentre cercava di lasciare San Marino. Ai negozianti non solo aveva consegnato carte di credito clonate, ma anche documenti risultati fasulli.
Fermato è stato accompagnato nella sede della Polizia Civile, dove è stato interrogato dal magistrato competente, Roberto Battaglino, che ne ha successivamente disposto il rilascio. Le indagini però restano aperte per individuare i suoi complici e per verificare se l’uomo facesse in qualche modo parte di una organizzazione specializzata proprio in truffe. Le ricerche sul suo conto hanno dimostrato che l’uomo non ha precedenti penali, ma la Polizia Civile avrebbe in mano alcuni elementi che farebbero propendere per questo sospetto. Tutto, per ora, è però coperto dal massimo riserbo, in attesa di sviluppi nelle indagini.
Fermato è stato accompagnato nella sede della Polizia Civile, dove è stato interrogato dal magistrato competente, Roberto Battaglino, che ne ha successivamente disposto il rilascio. Le indagini però restano aperte per individuare i suoi complici e per verificare se l’uomo facesse in qualche modo parte di una organizzazione specializzata proprio in truffe. Le ricerche sul suo conto hanno dimostrato che l’uomo non ha precedenti penali, ma la Polizia Civile avrebbe in mano alcuni elementi che farebbero propendere per questo sospetto. Tutto, per ora, è però coperto dal massimo riserbo, in attesa di sviluppi nelle indagini.
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