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Vaccino antinfluenzale: dopo la recente pandemia ecco le novità per il prossimo autunno

La rubrica dedicata alla salute di Benedetta de Mattei

13 giu 2020
Vaccino antinfluenzale: dopo la recente pandemia ecco le novità per il prossimo autunno

Dopo la Pandemia da Covid-19 nella nuova circolare del ministero della Salute per il controllo dell'influenza nella stagione 2020-21, al fine di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti per il prossimo inverno, ci sono due principali novità: Il vaccino antinfluenzale viene raccomandato e offerto gratuitamente, oltre che a tutte le categorie a rischio e agli operatori sanitari, anche a tutti i bambini da 6 mesi a 6 anni e alle persone a partire dai 60 anni e non più dai 65.

Vaccino antinfluenzale e Covid-19

Dal momento che nella prossima stagione influenzale 2020-2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, si sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi differenziale e la gestione dei casi sospetti. “Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso”. Quanto al tema specifico dei bambini da 6 mesi a 6 anni, per i quali fino allo scorso anno il vaccino era raccomandato solo in presenza di fattori di rischio, il documento sottolinea "l'opportunità di raccomandare la vaccinazione in questa fascia di età, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani nell'attuale fase pandemica".

Quando vaccinarsi

Data l'attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, la Circolare raccomanda di “anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione”.

Per chi è raccomandata la vaccinazione

“Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale, che non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia tale vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l’influenza”.

Sulla base della Circolare del 4 giugno 2020, “per la prossima stagione la vaccinazione antinfluenzale stagionale resta raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente alle categorie considerate a rischio, già previste. Ovvero: le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo 'post-partum'; le persone dai 6 mesi ai 65 anni di età con patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. E ancora, persone di qualunque età ricoverate in strutture per lungodegenti; familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato); addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori come medici o forze di polizia; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come allevatori e veterinari pubblici); donatori di sangue”.

Vaccino antinfluenzale e gravidanza

La Circolare precisa che “le donne che si trovano in stato di gravidanza durante la stagione epidemica, è opportuno che vengano vaccinate per l’aumentato rischio di complicanze gravi e di decesso correlati alla malattia. La vaccinazione, con vaccino inattivato, può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza, in quanto sembra non associata ad effetti avversi nel prodotto del concepimento.

Modalità di somministrazione del vaccino

Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile. Infatti, per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane.

Dopo quanto tempo è attivo il vaccino

La risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente.

A chi non può essere somministrato

“Il vaccino antinfluenzale – spiega il Ministero - non può essere somministrato al di sotto di 6 mesi di età. Come per gli vaccini è controindicato in caso di allergia a una delle componenti in esso contenute. La vaccinazione dovrebbe essere rimandata in caso di malattia acuta di media o grave entità. Non dovrebbe inoltre essere somministrata in caso di pregressa malattia di Guillan Barrè”.

Quanti dovrebbero vaccinarsi?

Gli obiettivi di copertura, per tutti i gruppi target, sono il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale. Si raccomanda allo scopo "un tempestivo avvio di campagne di comunicazione (fondate su solidi modelli teorici di riferimento) che includano il più ampio spettro di destinatari (tutto il personale sanitario, con particolare attenzione agli operatori impegnati in contesti assistenziali a lungo termine; soggetti anziani; nuovi gruppi individuati nella campagna 2020/2021, tutti i gruppi a più elevato rischio di complicanze conseguenti a contagio influenzale) prevedendo messaggi rivolti alla popolazione generale e altri, più specifici, per gruppi omogenei".

Benedetta de Mattei 



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