Viviamo in una nuova Babele e il senso di diffidenza e sospetto
ci rende pericolosi gli uni per gli altri. Così oggi Papa
Benedetto XVI nella messa di Pentecoste, nel corso della quale
ha sollecitato a superare la divisione e vivere nella verità.
Contestazioni sono venute alla fine dell'Angelus da partecipanti
alla marcia in ricordo di Emanuela Orlandi dopo che il pontefice
non ha citato nei saluti il nome della ragazza. Intanto, in
Vaticano si va avanti con le indagini sul corvo, è caccia ai
possibili complici.
ci rende pericolosi gli uni per gli altri. Così oggi Papa
Benedetto XVI nella messa di Pentecoste, nel corso della quale
ha sollecitato a superare la divisione e vivere nella verità.
Contestazioni sono venute alla fine dell'Angelus da partecipanti
alla marcia in ricordo di Emanuela Orlandi dopo che il pontefice
non ha citato nei saluti il nome della ragazza. Intanto, in
Vaticano si va avanti con le indagini sul corvo, è caccia ai
possibili complici.
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