Il Italia la vendemmia si chiude con una produzione stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri, superando così la Francia, che si ferma a 44 milioni di ettolitri. Mentre, stime ancora della Coldiretti, i dati sulle esportazioni made in Italy del 2013 segnano "un record storico", "con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto di un aumento del 9 per cento degli acquisti oltre confine". La vendemmia si è chiusa in Italia, rileva Coldiretti, con "un aumento del 2% rispetto allo scorso anno, con una qualità buona con punte eccezionali per i grandi rossi, dal Barolo al Chianti, dal Brunello di Montalcino all'Aglianico". Un incremento che "ha consentito di battere i concorrenti francesi dove il raccolto è aumentato del 7%". Al terzo posto "la Spagna con una produzione in forte crescita a 40 milioni di ettolitri (+23%), seguita dagli Stati Uniti". In Italia "è stato già raccolto circa il 90% delle uve e la vendemmia si sta concludendo con Aglianico e Cabernet e Nerello. La produzione è stata destinata per oltre il 40% ai 331 vini Doc e ai 59 vini Docg, il 30% ai 118 vini Igt, e il restante 30% a vini da tavola". Intanto l'Italia registra anche "il record storico per il vino all'estero con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto di un aumento del 9 per cento degli acquisti oltre confine", secondo proiezioni Coldiretti su dati Istat. "A realizzare le migliori performance sono stati gli spumanti che mettono a segno un aumento in valore del 18% togliendo anche spazi di mercato allo champagne. Per i vini italiani la maggioranza del fatturato all'estero viene realizzata sul mercato statunitense dove l'export in valore aumenta del 10%", al secondo posto la Germania (+9%). Un aumento del 10% si registra anche in Russia e una crescita record (+23%) anche in Australia.
Riproduzione riservata ©