Avevano fatto amicizia al bar, che era il loro punto di ritrovo preferito. Avevano sentito che a Riccione alcuni loro coetanei si divertivano a fracassare vetrate di appartamenti e finestrini delle auto scagliando biglie con una fionda, ed avevano deciso di provarci. Per gioco. Un gioco durato qualche mese, fino a che la gendarmeria non è riuscita ad identificarli e a bloccare quella che era diventata una vera attività criminosa. Oggi compariranno in Tribunale, davanti al Commissario della Legge Vittorio Ceccarini. Sono in cinque, tra cui due minorenni sammarinesi. Il più grande è italiano ed ha 22 anni. Dovranno rispondere di danneggiamento: tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 hanno rotto un numero considerevole di finestrini di automobili, appartamenti, vetrate, tra cui quella del ristorante Serenella, a Domagnano, di una banca, del negozio Park Avenue. Armati di fionda e biglie avevano preso di mira, e centrato, anche un’auto della Polizia civile: infatti tra i 17 soggetti che si sono costituiti parti civili nel processo e che pretendono il risarcimento del danno, figura anche l’Eccellentissima Camera. Due di loro dovranno rispondere anche del furto avvenuto nel gennaio 2005 alla Fiber-Net, dove avevano fatto man bassa di computer, televisori e schermi al plasma. Gli avvocati della difesa avevano chiesto di separare i due processi, e oggi reitereranno la loro istanza.
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