La guerra alla zanzara tigre è iniziata, già da settimane. L’obiettivo, da qualche anno a questa parte, non è l’eliminazione radicale del problema: “E' ormai impossibile - dicono gli esperti - ma con l’aiuto di tutti si può comunque limitare il fenomeno”. Il servizio igiene urbana dell’azienda di Stato per i Servizi ha cominciato – dal mese di marzo - la bonifica dei siti più a rischio – come Dogana e Galazzano – utilizzando speciali larvicidi che agiscono sulla schiusa delle uova dell’insetto. Si agisce in particolar modo nelle zone di ristagno delle acque bianche – come i chiusini delle strade – e sul sistema fognario. Nei mesi estivi verranno utilizzate anche sostanze in grado di uccidere gli insetti adulti. Fondamentale – per stabilire l’intensità dell’intervento - sarà il monitoraggio del fenomeno sull’intero territorio. La proliferazione della zanzara tigre dipende infatti da numerosi fattori come la piovosità, la temperatura media e il grado di umidità. “Lo Stato - fa sapere Renaldo Renzi del servizio igiene ambientale - continua a fare la sua parte, ma senza l’aiuto dei cittadini ogni tentativo di ridurre il danno può risultare inefficace'. I sammarinesi devono fare attenzione, evitando di innaffiare senza precauzioni e ricordandosi che i luoghi dove la zanzara depone le uova e dove le larve si sviluppano, sono quelli nei quali è presente l’acqua: tombini e griglie di raccolta, sottovasi delle piante, grondaie otturate, sacchetti e teli di plastica nei quali si formano avvallamenti in grado di contenere acqua.
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